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1969
tempera su carta
cm 35,2 x 50
collezione privata

In uno spazio indefinito, minimamente contestualizzato da alcune essenziali costruzioni delineate sullo sfondo – gli anonimi palazzi di una città moderna – figure nere sono rappresentate nell’atto di correre; una è caduta. Una violenta cromia, giocata sul contrasto del rosso e del giallo, conferisce un ulteriore carattere di aggressività alla scena. In un momento della storia italiana particolarmente agitato e intensamente vissuto dalla collettività – il ’68, gli scioperi del ’69, gli anni di piombo – temi di politica ritornano nell’opera di Sassu, come, in modo esemplare, in questo lavoro e in un altro La violenza, sempre dello stesso anno. Entrambi sono caratterizzati da un’evidenza quasi cartellonistica delle immagini, costruite con pochi e netti colori: vi si trova ancora una volta la tensione al "linguaggio chiaro", punto fermo dell’artista.